TESTIMONIANZE

ALCUNE ESPERIENZE DEI PAZIENTI

Le parole di chi ha scelto di affidarsi ai nostri percorsi terapeutici: storie di traguardi e di rinascita

Vorrei lasciare una testimonianza sui trattamenti con la tecnologia REAC. Sono mamma di un bimbo di 8 anni, affetto da una malattia neurodegenerativa rara (Adrenoleucodistrofia). Già precedentemente avevamo provato varie strade per il nostro bambino. Effettuato il primo ciclo di trattamento con tecnologia REAC, abbiamo visto il nostro bimbo diverso, ma abbiamo preferito attendere prima di parlare. Abbiamo fatto un secondo ciclo e ad oggi possiamo dire che non si può negare l'evidenza ... il bambino è molto più presente, molto più morbido, si vuole mettere in piedi!

Ma la cosa che ci ha dato più soddisfazione è che abbiamo portato il bambino a fare una visita nel centro che lo segue abitualmente, ed il medico, con molto stupore, ha detto che è migliorato dal punto di vista neurologico. Ora siamo all'estero dove il nostro bambino fa la fisioterapia ed il medico che lo ha visitato un mese e mezzo fa (prima del 2° ciclo) è rimasto sbalordito. Con una malattia neurodegenerativa, da quando si è ammalato ci hanno sempre detto che non avrebbe mai potuto avere dei miglioramenti.....grazie alla terapia con tecnologia REAC questo per ora è avvenuto! Ora vedremo i prossimi cicli, ma per il momento siamo super contenti e soddisfatti.

Mi chiamo P. R. ho 38 anni e dall’età di 11 ho sempre sofferto di ansia e depressione accompagnate da frequenti attacchi di panico e nevrosi che, alla fine, hanno rischiato di compromettere gravemente la qualità della mia vita.

Le terapie farmacologiche, nel corso degli anni, si sono rivelate del tutto inutili ed anzi deleterie, portandomi ad un rifiuto sia fisico che mentale anche del più blando ansiolitico. Ho iniziato la terapia con tecnologia REAC nel 2012 presso l’ambulatorio del Dr Castagna a Sassari e adesso, ad un anno ed oltre di distanza e dopo 3 cicli di terapia (ho appena iniziato il quarto), posso affermare che la mia vita è radicalmente cambiata.

Ora sono in grado di reagire in modo efficace sia all’ansia che alla depressione, cosa che prima mi era impossibile, e di vivere una vita soddisfacente sotto tutti gli aspetti e che finalmente si avvicina alla normalità. Gli attacchi di panico e le nevrosi che prima mi portavano sull’orlo della disperazione e ad una paralisi totale sia della volontà che dell’agire si sono ridotti a dei blandi e rari fastidi di pochi istanti che, a mano a mano che passa il tempo, si stanno dissolvendo sempre di più.

L’aspetto che mi ha più impressionato della terapia, a parte la non necessità di assumere farmaci, è la netta consapevolezza sin dalla prima seduta che qualcosa nella mente venga continuamente calibrato, che lo si voglia o meno, in un processo che perdura nel tempo anche diversi mesi dopo la fine del ciclo di sedute. Mi sono come ritrovato ad essere obbligato dalla mia stessa mente, senza darmi alibi o possibilità di rimandare, ad affrontare ed alla fine superare paure e problemi radicati nel passato e di cui prima non ero nemmeno consapevole.

Il risultato è che il mio equilibrio si è notevolmente accresciuto e la capacità di sopportare situazioni di stress sia fisiche che mentali anche molto pesanti, che in precedenza mi portavano alla fuga ed alla prostrazione, non ha assolutamente paragoni col passato. Posso dire, senza esagerare, che solo dopo questa terapia ho cominciato, per la prima volta, a vivere una vita decente.

Desidero ringraziare i dottori Rinaldi e Fontani per avere messo a punto questa terapia ed esprimere particolare riconoscenza al Dr Castagna per avermi seguito nell’ultimo anno e mezzo aiutandomi ad uscire da un autentico inferno e a rimettere in sesto la mia esistenza. Mi auguro che questa testimonianza possa essere d’aiuto e d’incoraggiamento a persone con problemi similari al mio, perché uscire dal tunnel della depressione e dell’ansia è possibile, senza dover assumere farmaci che, come nel mio caso, alla resa dei conti non risolvono il problema alla radice ma rischiano solo di aggravarlo.

Mi chiamo Caterina e ho 32 anni. Tra il 2004 e il 2005 ho avuto dei problemi di calcificazione prima al piede sx e poi a quello dx, non potevo camminare perché avevo i piedi gonfi e doloranti, il problema è stato risolto completamente attraverso 2 cicli di terapia REAC (il primo ciclo per il il piede sx e il secondo per quello dx).

Oltre a risolvere i problemi di calcificazione, la terapia e' stata la soluzione di una "brutta compagnia", che purtroppo conosco da quando ero bambina, l'emicrania senza aura che mi e' stata diagnosticata da un neurologo nel 1997. Sino al 2004 ho assunto tanti farmaci, i cosidetti triptani (Imigran, Rizaliv-Rpd, Auradol...) e cure di 50 giorni di terapia preventiva (Flunagen e Fluxarten) i quali non hanno fatto altro che attenuare il dolore, a volte farmelo passare e subito dopo procurarmi altri problemi come ansia, tremore di tutto il corpo, mal di stomaco... i due cicli di terapia REAC che ho fatto tra il 2004 e il 2005 mi hanno permesso di stare bene oltre due anni, poi nel 2007 l'emicrania si ripresenta, ma a causa di vari problemi non ho potuto effettuare la terapia REAC e così inizia di nuovo l'incubo del tunnel dei triptani!

A settembre del 2009 all'emicrania senza aura si aggiunge l'artrosi cervicale e la rigidità della colonna (tipo colpo di frusta), quindi oltre i triptani inizio a fare una o due iniezioni di Voltaren al giorno. Un'estate da incubo, solo per alzarmi dal letto, al risveglio, impiegavo quasi mezzora; a metà settembre mi sono recata dall'ortopedico di fiducia dott. C., dove mi sono sottoposta al 3° ciclo di terapia REAC. Ora sto decisamente bene, gli attacchi di emicrania sono spariti e la mattina mi alzo dal letto come un grillo!!! Ringrazio i dottori Rinaldi e Fontani per aver inventato questa terapia e il dottor A.C. per averla portata in Sardegna.

Soffro di distonia cervicale focale da oltre 5 anni. Dopo una frattura della spalla ed un lungo calvario di riabilitazione e successivo intervento chirurgico, cominciai a notare che il mio collo girava da solo verso il lato della spalla operata. Il mio collo storceva con una forza pazzesca. Non avevo un attimo di riposo neanche a letto. Mi vergognavo ad uscire, stavo malissimo! La diagnosi era quella di distonia cervicale e non avevo speranze di guarigione. Per stare meglio l’unica erano i trattamenti con tossina botulinica. Continuai con la tossina per quasi 3 anni, ma con il passare del tempo non notavo più alcun beneficio anche se per me il beneficio era minimo. E, con l'andare avanti, neanche più quello.

Ho provato anche altre terapie, come integratori vitaminici ed agopuntura, ma con risultati transitori, e ho provato anche la psicoterapia per il forte stato di stress che si associa a questa malattia. Ora la cosa che mi preme dirvi è che un anno fa ho deciso di provare una terapia, sperimentata da oltre 30 anni: i trattamenti terapeutici con tecnologia REAC che non agisce sulle singole patologie ma va ad agire sul sistema nervoso centrale. Con questa terapia si agisce sulle alterazioni prodotte dallo stress, ottimizzando la risposta dell’organismo, che piano piano, si autocorregge. In assenza di effetti collaterali. Ogni quadro sintomatico o patologico, come sappiamo, è condizionato dallo stato neuro psico fisico del paziente.

Ho fatto 3 cicli di terapia con tecnologia REAC ripetuti a distanza di 3 mesi. Alla fine del secondo ciclo, dopo un po' di tempo inizio a notare qualche cambiamento, il sintomo inizia a diminuire ed anche quando cammino noto la differenza. A distanza di un mese dal terzo ciclo, posso finalmente dire che la differenza è netta e che man mano che passano i giorni sto sempre meglio. Ho voluto lasciare questa testimonianza perché davvero dopo aver provato di tutto e speso tanti soldi mi sento di dire che sto meglio, il mio collo si è sciolto un bel po', le contratture maledette non le sento quasi più e sono quasi tornata alla normalità. Dopo questo terzo ciclo mi accorgo che la cosa è stabile e me ne accorgo da quando mi alzo la mattina. Spero che tutti voi possiate provarla per iniziare a rivedere piano piano la luce in fondo a questo tremendo tunnel che sfortunatamente abbiamo conosciuto.

Sono Giuseppina, 57 anni, la mamma di Maria Laura, una ragazza disabile di 28 anni. Conosciamo l'Istituto Rinaldi Fontani dal 2002 quando soffrivo di vertigini inspiegabili e dopo varie cure, non ricordo come, sono "approdata" dalla dott.ssa Fontani e dal Prof. Rinaldi... e le vertigini sono sparite per più di dieci anni fino a che sono ricomparse ma in modo molto blando dopo la morte di mia madre.

Dopo 5 cicli di trattamenti, essendomi trasferita da Firenze a Bologna, decisi di interrompere e di riprendere solo per fare ogni tanto qualche richiamo... poi si sa come va, quando si comincia a stare bene, non si dà più tanta priorità alla salute (almeno per quanto mi riguarda) e il tempo passa. Ho sempre rimandato a riprendere la terapia fino a che mia figlia Maria Laura, circa 1 anno fa, ha iniziato ad avere atteggiamenti di ansia con aggressività nei miei confronti, intolleranza, ribellione, entrando in uno stato di sovraeccitazione che non le permetteva di rilassarsi né di dormire la notte, con frequenti risvegli notturni.

Ho provato di tutto, contattando i migliori esperti, dal reparto di analisi comportamentale a vari psicologi. Sono riuscita a calmare un po' i suoi momenti di crisi con omeopatia e con qualche goccia di ansiolitico, ma senza tanti risultati. Ero davvero preoccupata all'idea di dover rendere Maria Laura dipendente dai farmaci... Un giorno mentre guidavo e continuavo a chiedermi e a pensare a chi santo avrei potuto rivolgermi, ecco che mi è apparso l'Istituto Rinaldi Fontani. "Ma come ho fatto a non pensarci prima!!!" e la speranza è ripartita dentro al mio cuore.

Ho chiamato subito e senza mai smentirsi nella sua gentilezza, la dott. Vania mi ha subito riconosciuta e accolta nel mio bisogno, comprendendo esattamente ciò che stava accadendo a Maria Laura. Finalmente non ero più sola, qualcuno che si prendeva in carico della situazione con professionalità e competenza. Detto e fatto: il giorno dopo eravamo a Firenze. Maria Laura gioiosa di ritrovare persone che aveva conosciuto anni indietro e che l'avevano sempre accolta con gioia e sensibilità e io rilassata e fiduciosa perché avevo già provato sulla mia pelle l'efficacia della terapia.

Per il principio universale che prima di curare i figli va curata la madre, anch'io quel giorno ho iniziato i trattamenti. Quel pomeriggio abbiamo fatto le prime 3 sedute e sembra incredibile, ma il miracolo è avvenuto: Maria Laura, dopo non so quanti mesi, ha dormito la notte intera! Senza mai alzarsi, neanche per andare in bagno, cosa che era diventata un'ossessione più che un'abitudine!

Da allora l'ansia è sparita, e seppure i momenti di scontro tra mamma e figlia ci siano ancora, sono sani e gestibili, tutto molto controllato e dettato non da uno stato di paura ma da un atteggiamento caratteriale che lascia il giusto spazio all'individualità di ognuna.

Da circa un mese abbiamo terminato il ciclo di trattamenti e, anche se ci sono state le previste "ricadute", non finirò mai di essere grata a chi ha messo a punto questa terapia. Mi sembra di vivere una nuova vita, molto più ricca di prima, piena di energia e di desiderio di stare nella relazione con Maria Laura, con tutti gli alti e bassi che la vita richiede. Ah, dimenticavo: anche la mia testa non gira più! Consiglio la tecnologia REAC a tutti coloro che sono pronti a uscire allo scoperto e a mettersi in gioco, per viversi con presenza e serenità la propria vita.

Mi chiamo P.R. ho 25 anni e soffro da otto anni di un disturbo che, nonostante mai chiarito con certezza diagnostica, è stato definito Disturbo Schizoaffettivo. Con il Dr. C. ho iniziato una terapia con uno specifico protocollo REAC, con molto scetticismo.

Prima di questo vivevo nella assoluta disperazione, data la mia malattia, che comprendeva anche psicosi e che era di una pesantezza che non oso ricordare, generata da vari fattori, ma comunque sedimentata da anni ed anni. La mia vita praticamente non esisteva più, ero chiuso in un bozzolo di sintomi terribili che solo più avanti ho capito che era un sistema difensivo innescato dalla mia mente e che dura ancora adesso.

Nel corso di un anno ho praticato tre cicli di terapia. Appena ho cominciato a capire che forse questa terapia REAC riservava dei benefici, ho ripreso a sperare, ma, paradossalmente, io speravo che ad un anno dall’inizio della terapia, tutto sarebbe cambiato, mentre così non è stato. Nonostante questo anno sia stato segnato da tanti cambiamenti: sono riuscito, anche se con molta fatica, a farmi qualche amico, sono riuscito ad eliminare totalmente il carico di neurolettici , che adesso posso dire quanto fossero letali, esco più spesso etc.

A proposito dei farmaci volevo aggiungere che prendevo dosi altissime di Seroquel aggiunte ad una iniezione mensile veramente devastante, oltre agli ansiolitici ed agli antidepressivi; ora non prendo più nessun neurolettico neanche per via iniettiva, ma soltanto un ansiolitico ed una dose minima di antidepressivo. Questo cambiamento è il più emblematico ed obbiettivo che ho riscontrato.

Ciononostante, sento che la mia vita è comunque in ginocchio. Può sembrare una contraddizione, ma è così: la natura del mio malessere era, ed in misura minore è, talmente negativa e fonte di annientamento, che i benefici della terapia, a loro modo radicali, non riescono e non sono riusciti a compensarla del tutto.

Diciamo che i cambiamenti sono innegabili, riesco a gestire meglio i sintomi, soprattutto non sono più ricaduto nella condizione terribile precedente l’inizio della terapia, ma ancora non basta, manca quel qualcosa che mi faccia tornare a vivere, in quel modo che da tanto tempo sogno.

Per questo nutro speranza nel proseguimento della terapia, anzi, salvo rari momenti di disperazione, è la sola speranza veritiera che ho in questo momento.

Mi rivolsi per la prima volta all'Istituto Rinaldi Fontani all'età di 18 anni per un problema di iperprolattinemia risolto con successo e negli anni successivi con i miei familiari abbiamo continuato a fare ricorso alla terapia con tecnologia REAC ogni volta che ce n'è stato bisogno e con ottimi risultati. Ma la storia che voglio raccontare è relativa alla mia esperienza di madre. Mio figlio M., 7 anni, ha una diagnosi di disturbo dello spettro autistico di media entità, in comorbilità con iperattività, difficoltà attentive, difficoltà di motricità fine e coordinazione oculomanuale. Il quoziente intellettivo è nella norma.

Tutti i genitori di bambini con tali disturbi sanno bene quanto sia difficile mantenere un atteggiamento mentale ed affettivo positivo. In queste situazioni, alle difficoltà quotidiane si sommano quelle scolastiche, diagnostiche e terapeutiche, e mantenere il focus sulle qualità positive e sui talenti del proprio figlio diventa difficile, o per lo meno per me lo è stato.... Sono scivolata spesso nell'ipermedicalizzazione ed ho rischiato di identificare mio figlio con la malattia vivendo momenti di tristezza, rabbia, impotenza e depressione. In uno di questi momenti ho deciso di rivolgermi all'Istituto Rinaldi Fontani e, dopo la visita, abbiamo deciso di iniziare subito un primo ciclo di terapia con tecnologia REAC, al termine del quale mio figlio è migliorato molto per quanto riguarda la coordinazione manuale e la coordinazione motoria in generale.

Sono aumentati il suo contatto visivo e l'interesse a stare in relazione, con una modalità più organizzata. Dopo una pausa di sei mesi, mio figlio ha fatto un secondo ciclo di terapia, al termine del quale ha avuto un netto miglioramento per quanto riguarda la difficoltà attentiva e l'iperattività. Prima del trattamento, M. si rifiutava di tenere la matita in mano, non voleva disegnare e non riusciva a stare seduto né attento per più di 5 minuti. Adesso facciamo i compiti a casa insieme e sta concentrato e seduto per mezzora. Con i dovuti accorgimenti, tipo piccole pause e brevi momenti di movimento, i tempi di attenzione si allungano anche fino ad un'ora. A scuola le maestre notano che mio figlio non è più oppositivo e che sta facendo enormi progressi. Siamo consapevoli del percorso impegnativo che come genitori ci attende, vediamo però che ogni giorno che passa M. sta sbocciando come un fiore e i nostri cuori si fanno sempre più leggeri. Grazie a tutto lo staff dell'Istituto Rinaldi Fontani per il prezioso contributo.

Nostra figlia J. è una bimba di 6 anni, affetta dall’età di circa 2 anni da Leucodistrofia Metacromatica, una patologia genetica estremamente grave che non dà molte speranze. Provenienti dall’America Latina, abbiamo portato J. per la prima volta in Istituto a Firenze nel Maggio 2019. Insieme ai medici dell’Istituto abbiamo chiarito che un obiettivo terapeutico importante in quadri clinici come questo è di migliorare la qualità di vita dei bambini.

Viene deciso di iniziare un primo ciclo di trattamenti specifici per problematiche neurologiche. A distanza di quattro mesi dal primo ciclo terapeutico, complessivamente Julia è migliorata. Da quando ha iniziato il trattamento abbiamo notato che:

1) è più attenta
2) ha un aspetto migliore
3) è più rilassata
4) comprende e risponde ai comandi, come: aprire la bocca, dare i baci, muovere un braccio
5) la tensione muscolare è diminuita
6) non presenta più calazi (processi infiammatori a carico delle palpebre). Siamo tornati a Firenze per effettuare un secondo ciclo di trattamenti.

Sono nata con un linfedema congenito ad una gamba, che mi limitava nella mia autonomia e mi abbatteva dal punto di vista psicologico. Dopo essermi sottoposta alle terapie generalmente previste per questi casi, ad esempio i bendaggi compressivi, ho deciso di iniziare una serie di trattamenti con tecnologia REAC. Dopo alcuni cicli di terapia, ho notato dei miglioramenti: l’arto è più leggero, più morbido, alcune discromie sono migliorate e in generale mi consente una maggiore e migliore autonomia. Ho ottenuto questi risultati senza più ricorrere ai farmaci e ai bendaggi, che sono estremamente fastidiosi, e la mia qualità di vita è molto migliorata.

Il mio nome è J.L., studentessa al Conservatorio di canto lirico. Ho 32 anni e mi sono recata dal Dr C. per una Lombalgia Acuta, dopo una visita mi ha proposto la terapia con il REAC. Ero già stata da un ortopedico, ma nonostante le terapie eseguite il dolore non era passato (…). Al termine della visita, il medico mi dice che il mio modo di camminare, di muovermi e di respirare era sbagliato.

Studio canto lirico, quindi la respirazione é una cosa sulla quale sono abituata a lavorare e riflettere molto (…), ma una cosa é non avere problemi e un altra è utilizzare le proprie risorse al massimo, come mi venne dimostrato in seguito. Ho fatto la prima seduta ONP con il REAC e subito dopo camminavo diversamente, la sensazione era di rilassamento e la respirazione era molto più libera e molto più profonda, ho subito provato a fare un vocalizzo, la potenza e il sostegno erano subito nettamente migliorati!

Ho fatto successivamente le 18 sedute di terapia ONPF. Ora, quattro mesi dopo aver terminato il ciclo, non solo non mi è più tornato il mal di schiena, ma posso anche affermare che quel rilassamento e quella respirazione non sono andati via. Con una respirazione più profonda sono riuscita ad acquisire una sicurezza e un supporto migliore nella voce. Nel canto, la respirazione è tutto! e io sono riuscita a fare dei progressi anche grazie alla Terapia con il REAC. Ringrazio fortemente il Dr C. per tutto ciò che ha fatto per me!

Mi chiamo Antonio S., ho 19 anni, pratico Karate a livello amatoriale fin dall’età di 6 anni ed a livello agonistico da 4 anni, raggiungendo un buon livello anche a carattere nazionale. Ad un tratto, senza una particolare ragione inizio ad accusare dei forti dolori al ginocchio destro, tali da compromettere i miei allenamenti ed anche il normale tenore di vita quotidiano.

Eseguo una visita ortopedica e mi viene richiesta una Risonanza Magnetica, con la quale mi viene diagnosticata una grave osteocondrite in zona di carico. Lo Specialista consultato mi consiglia un intervento chirurgico, che a mio parere era decisamente troppo invasivo: consisteva nel praticare dei fori sulla cartilagine e sull’osso per far sì che si ricostituissero. Su consiglio di mia madre decido di recarmi dal Dr A.C,. il quale mi propone di sottopormi ad almeno due cicli di Terapia REAC ed in particolare diverse sedute di Attivazione Tissutale al ginocchio.

Dopo qualche giorno noto già un progressivo miglioramento, il dolore diminuisce pian piano ed io riprendo blandamente gli allenamenti. Dopo i due cicli di Terapia effettuati in assenza di dolore, ho ripetuto la Risonanza ed il Radiologo stupito del miglioramento mi chiese quale Specialista mi avesse praticato l'intervento Chirurgico. Oggi ringrazio il Dr. A.C. poiché grazie alla Terapia REAC da lui effettuata e consigliata, ho potuto raggiungere livelli sportivi ancora più alti, infatti ho partecipato ai Campionati Europei, classificandomi 3°, ai Mondiali classificandomi 4° e sono stato chiamato a far parte della Nazionale Azzurra di Karate. Non credo occorra aggiungere altro sulla validità della cura prestatami dal Dr A.C., al quale rivolgo ancora una volta un sentito ringraziamento.

Salve, sono uno studente di ventiquattro anni, vorrei portare la mia testimonianza in quanto forte sostenitore dell’Istituto Rinaldi Fontani. Mi sono rivolto a loro su consiglio di un medico che mi conosce da molti anni e che ringrazio ancora una volta. Soffrivo di una fastidiosa prostatite, ho provato con varie cure "classiche", ma si alleviava solo temporaneamente. Sottoponendomi a un ciclo di terapia, la situazione procedendo gradualmente è nettamente migliorata.

Quando mi sono presentato per la prima volta, il mio livello di stress psicofisico era talmente alto da implicare disturbi comportamentali in qualsiasi ambito della quotidianità. Ho notato un miglioramento anche sotto questo aspetto, e quindi un miglioramento della qualità della vita. So che il percorso è ancora lungo e spero vivamente di poter continuare in questa direzione. Cordiali saluti a tutto lo staff.

Ho fatto la prima visita per ragadi anali a 13 anni, a 27 ho subìto un primo intervento per prolasso rettale e avendo sofferto di recidive e altri problemi sono arrivata a subire cinque interventi con conseguenze non simpatiche fra le quali l’infiammazione del pudendo. Dopo aver tentato con fisioterapia interna ed esterna e non avendo trovato beneficio nemmeno dopo del tempo, ho cominciato tre anni fa a curarmi con i trattamenti della tecnologia REAC.

Nella mia personale esperienza posso dire di non aver quasi più dolore (interessava tutta la parte sinistra del corpo compresi gli arti, non solo schiena e zona lombare) ed aggiungo che trovo migliorati la tonicità della muscolatura, la peristalsi, e non ultimo l’umore. Il dolore all’ano e alla zona vaginale non lo sento quasi più ed aggiungo di avere migliorato anche dal punto di vista del recupero dello stato di benessere nei momenti in cui il dolore ricompare in toni più lievi (purtroppo ormai ho una stenosi rettale dovuta agli interventi). Insomma diciamo che ho pazientato e la mia qualità di vita è pressoché normale.

È dal 2003 che mi sottopongo a trattamenti con tecnologia REAC e grazie a ciò ho vissuto una vita più che normale, anzi...un po' sopra le righe. Ho una brutta scoliosi che nell'arco di circa 10 anni (dagli 8 ai 18 anni) è stata contenuta con 10 gessi, 8 busti ortopedici e infine l'intervento di artrodesi vertebrale. Con l'avanzare dell'età (ora ho 63 anni) e col tipo di lavoro che svolgo (mi occupo di gestione faunistica), che mi porta molto spesso in fuoristrada su piste forestali accidentate, i dolori alla schiena erano diventati decisamente forti, per non dire invalidanti.

Ecco, io ho sempre "usato" la terapia per vivere la mia vita appieno e non da invalida. Di recente ho subito un intervento di tiroidectomia e, a causa della posizione in cui mi hanno messo per l'intervento, mi si era totalmente bloccato il collo con l'irrigidimento dei muscoli e conseguenti dolori molto acuti. In tutta sincerità posso confermare che la terapia con la tecnologia REAC funziona e che dopo appena due applicazioni non ho più dolore e riesco a girare il collo di lato quasi totalmente. Che altro dire se non un sentissimo grazie?

Negli ultimi mesi accusavo una serie di sintomi e disturbi, per i quali mi era stata fatta la diagnosi di spasmofilia: acufeni, parestesie e formicolii agli arti inferiori, crampi, tremolii, pesantezza e dolori muscolari, sempre agli arti inferiori, affaticabilità e ansia. Questi disturbi erano quasi sempre presenti, in una scala da 0 a 10 indicavo il valore 8. Dopo la terapia con tecnologia REAC, ho avuto in netto miglioramento ed una riduzione dei disturbi, oggi nella scala da 1 a 10 indicherei il valore 3-4.

Il mio stato di stress è molto ridotto o nullo. Dormo bene e i valori della pressione si sono normalizzati. Un'altra cosa che ho notato è che prima del trattamento mi capitava speso di morsicarmi il labbro o la guancia o la lingua nella parte sinistra, cosa che addebitavo ad un impianto di molari non perfettamente riuscito, ma dopo il trattamento non mi è più capitato ed interpreto questo fatto come una correzione di uno squilibrio nella muscolatura della masticazione ad opera della terapia con tecnologia REAC.

All'età di 40 anni ho iniziato ad avere problemi di torsione cervicale. Dopo anni di accertamenti privi di diagnosi fondate e colmi di terapie inefficaci, sono approdata al botulino che, per una decina d'anni, è stato in grado di garantirmi una vita sufficientemente accettabile. Nel corso del 2019 mi sono accorta dell'ormai inefficacia della terapia dovuta all'assuefazione al farmaco. La mia situazione fisica peggiorava continuamente, diventando sempre più insopportabile. I dolori aumentavano, così come la contrattura muscolare a cui si aggiungeva una torsione spasmodica della testa verso il lato destro, frequente ed insostenibile.

In preda allo sconforto dovuto all'impossibilità di trovare una posizione efficace per riposare, una notte, navigando su Internet, mi sono imbattuta in alcune testimonianze relative ai trattamenti con tecnologia REAC ed in particolare in quella di I.M., che mi convinsero a rivolgermi all'istituto Rinaldi Fontani di Firenze per informazioni. Per farla breve, presi un appuntamento. Ho appena concluso il terzo ciclo di trattamento, a cui mi sono sottoposta a distanza di quattro mesi uno dall'altro, e posso dire serenamente che la mia situazione generale ad oggi è migliorata.

Sono sufficientemente migliorate tante piccole problematiche collaterali, sebbene il problema focale persista, in condizioni sicuramente più accettabili. In questo momento posso affermare che i trattamenti con tecnologia REAC hanno infuso in me tanta speranza e, nonostante io sappia che la strada affinché possa ritenermi soddisfatta sia ancora lunga, questo trattamento rappresenta l'unica luce in fondo al tunnel che mi spinge ad aver fiducia e a continuare a credere al potere della ricerca.

Sono sempre stato magro ma negli ultimi mesi ho avuto un brusco dimagrimento, perdendo in 2 mesi 11 kilogrammi. Non avendo fame mangiavo sempre meno e di conseguenza perdevo peso. Tutti gli accertamenti fatti non dimostravano alcuna causa organica cui attribuire la causa del dimagrimento. Soffrivo anche di disturbi gastrici (nausea e mal di stomaco) e stipsi ostinata.

Alcuni medici hanno cominciato a pensare che cominciassi a soffrire di disturbi alimentari (un inizio di anoressia nervosa). Sono venuto a sapere, tramite conoscenti, della possibilità di aiuto tramite la tecnologia REAC. Ho iniziato un ciclo di terapia, alla fine del quale ho subito registrato un aumento dell’appetito e il piacere e il gusto del mangiare. Inoltre, cosa di non poco conto, mi sono sentito più calmo, sereno e sicuro di me.

A distanza di alcuni mesi confermo il miglioramento del mio stato fisico e mentale. So che dovrò continuare la terapia per incrementare e stabilizzare i risultati fin qui raggiunti. Cosa che non mi dispiace affatto perché al di là di qualsiasi considerazione questa terapia mi “fa star meglio”.

Circa 10 anni fa ho iniziato a soffrire di dolori articolari diffusi, particolarmente alle mani, alle spalle e ai piedi. Ho eseguito numerosi controlli e la diagnosi è stata di Artrite Reumatoide. Ho iniziato una terapia a base di cortisone, anti infiammatori e Metrotrexate con risultati non soddisfacenti.

Negli anni successivi ho osservato un progressivo irrigidimento ed assottigliamento della pelle, particolarmente del viso, delle braccia, delle mani e delle cosce, con progressiva difficoltà all’apertura della bocca, all’uso delle braccia e delle mani, difficoltà nella presa e difficoltà nel camminare per irrigidimento delle ginocchia e delle caviglie.

Nel 2010 mi è stata diagnosticata la Sclerodermia. Dopo vari ricoveri in due centri specializzati, mi hanno dato una terapia a base di cortisonici ed Azatioprina. Con queste terapie ho osservato un rallentamento della progressione della malattia, ma le difficoltà deambulatorie, la difficoltà nell’uso delle mani e dell’apertura della bocca e la amimia facciale persistevano.

Dal Gennaio 2012 ho iniziato ad effettuare dei cicli di terapia con tecnologia REAC con il Dr. A.C. Ho osservato un progressivo miglioramento della capacità deambulatoria, che attualmente eseguo senza fatica, ed un progressivo miglioramento fino, attualmente, alla normalità dell’apertura della bocca. Ma in particolare ho osservato un miglioramento particolarmente evidente della elasticità e della tonicità della pelle, sia sulle mani, sia sul viso, sia sulle cosce. Attualmente mi sento di dire che abbia carattere di normalità.

La mia mimica facciale è tornata perfettamente normale. Ritengo di poter affermare, nel mio caso, la assoluta evidenza di efficacia della terapia con tecnologia REAC nel trattamento della sclerodermia.

Questa mia testimonianza vuol essere motivo di speranza per tutte quelle persone che, colpite da malattie degenerative rare, si sentono abbandonate a se stesse e senza via d’uscita.

Ho 74 anni e nel Marzo del 2014, dopo un ricovero di 15 giorni al Besta di Milano, mi è stata diagnosticata una "ATASSIA CEREBELLARE DEGENERATIVA". Di questa "bestia" non ne sapevo l'esistenza, non c'è cura, non c'è ricerca, non c'è nulla che ti porti a ben sperare.

Ho seguito alla lettera quanto consigliatomi al Besta: fisioterapia. Nonostante fossi seguita da ottimi terapisti, la mia situazione è arrivata al punto di non ritorno, vale a dire totale assistenza da parte dei miei famigliari. Ma non mi sono arresa, supportata e consigliata dal medico di famiglia mi sono affidata allo studio professionale del Dr. A.C. di Sassari, che con molta umiltà, consapevolezza e professionalità ha ritenuto opportuno effettuare su di me uno specifico protocollo terapeutico con tecnologia REAC.

Ho fatto 18 sedute e dopo un mese ho eseguito la visita di controllo. Dirvi che sto bene è minimizzare, perché data la situazione sto benissimo. Dalla terza seduta ho ripreso a camminare senza l'aiuto di nessuno, in bagno ci vado da sola, alla pulizia del mio corpo ci penso io e faccio anche qualcosa in più. Ho la consapevolezza che questo mio cammino, con sacrifici di tutti i generi, sarà a vita; ma ben venga se manterrà e rafforzerà la mia gioia di vivere.

Grazie al Dr. A.C. per avermi dato la possibilità di rimettermi in piedi (per ora) e di crederci, e grazie a tutti quei medici che si prendono a cuore i loro pazienti senza pregiudizi e senza esitare nel riporre fiducia in colleghi che attraverso studi e sacrifici riescono ancora a farci sorridere.

Sono una ragazza di diciassette anni con atrofia muscolare spinale. Questa è la mia testimonianza dei cambiamenti riscontrati in seguito all'inizio dei trattamenti rigenerativi con tecnologia REAC presso l'Istituto Rinaldi Fontani.

Da quando ho contratto l'atrofia muscolare spinale, sviluppare una mia autonomia è sempre stato un problema non da poco che mi ha spesso posto di fronte molti ostacoli. Adesso le cose stanno cambiando: Riesco ad alzarmi dal divano, dalle sedie o dalle poltroncine dei cinema con maggiore facilità; Riesco a salire le scale sorreggendomi con un'unica mano anziché facendo leva su una gamba o su di un appoggio davanti a me;

Riesco a mantenere posizioni statiche a lungo senza avvertire l'affaticamento (ad esempio quando mi lavo i capelli nel lavandino di casa o quando devo stare in piedi a lungo); Riesco a farmi la doccia in piedi nella vasca da bagno sentendomi ben ferma sulle mie gambe; Riesco a resistere per molto tempo anche se posta sotto sforzo (ad esempio durante un pomeriggio di compere al centro commerciale o durante le gite familiari);

Un'altra problematica persistente che mi ha sempre angosciato è stata quella della convivenza con la malattia. Il passare inosservata in mezzo alla gente mi è ancora impossibile ma i miei atteggiamenti stanno gradevolmente cambiando: Mantengo una postura più dritta e nella norma; Il mio modo di camminare si è fatto meno ondeggiante; La mia gestione del corpo sembra essere migliorata (ad esempio nella gestione delle mani e delle gambe); È scomparso il mio "gibbo del bisonte".

Scrivo questa testimonianza perchè spero che la mia esperienza possa essere d'aiuto ad altri. Circa venti anni fa, a seguito di un intervento di isterectomia, il mio organismo è andato in shock e mi ha provocato un senso di calore interno che aveva la base alla bocca dello stomaco (io lo chiamavo stufa accesa).

Tutto ciò mi provocava, nei mesi estivi, una sofferenza incredibile. Non potevo uscire perchè venivo colta da malore. Le mie estati le trascorrevo a casa senza poter vivere una vita normale. Mi ero già rassegnata a tutto ciò quando, su indicazione di una amica, sono andata da Dott. A.C. per curare una lombalgia abbastanza dolorosa. Mi è stata proposta la TERAPIA REAC. Già dalle prime sedute mi sono accorta che la "stufa" si stava spegnendo e ad oggi si è spenta tutto.

Ora posso uscire tranquillamente perchè sento il caldo normale come tutti. Ancora mi sembra un sogno, dopo tanta sofferenza, stento a crederci ma è così. Sono rinata e sento che questa terapia mi ha riequilibrato l'organismo. Anche la lombalgia sta migliorando.

La mia storia inizia circa 8 anni fa, a seguito di un momento difficile sono stato colto da un forte stato depressivo accompagnato da dolori al collo a volte insopportabili. Assumevo 4 compresse di Tavor e nonostante ciò dormivo solo due ore per notte. Durante il giorno assumevo varie bustine di Aulin per poter stare in piedi e lavorare.

Mi è stato suggerito il dott. DR di Sassuolo, che praticava una terapia che avrebbe potuto aiutarmi. Già alla settima seduta, ebbi un beneficio incredibile al collo. Ho continuato negli anni a seguire la terapia, fino al raggiungimento dell'ottavo ciclo, notando continui benefici, ogni anno mi sembrava di ringiovanire. Il collo non mi ha mai dato più problemi, avevo calcificazioni alle spalle che mi procuravano dolori che oggi sono solo un ricordo. La schiena non mi arreca più fastidi, e soprattutto ho ripreso ad avere un sonno regolare e riposante.

Un altro aspetto in cui ho notato dei grandi miglioramenti è la memoria. Ho avuto periodi di ipertensione e ansia trattati farmacologicamente, oggi non assumo nessun farmaco e mi sento molto sereno ed equilibrato. Circa tre anni fa il dott. DR mi informa che a Firenze è stato messo a punto un nuovo protocollo con tecnologia REAC per terapia antiaging. Effettuato il trattamento, ho notato segni di ringiovanimento, un miglioramento del viso, della pelle e perfino dei capelli. Ho risolto un problema di equilibrio, mi sento più energico, ho diminuito moltissimo il consumo di sigarette. Altro miglioramento notevole l'ho avvertito nella digestione e nella sessualità. Grazie infinite a tutto lo staff dell’Istituto Rinaldi Fontani ed al dott. DR.

Nostro figlio è affetto da disturbo autistico associato a ritardo mentale, alterazioni morfologiche del sistema nervoso e anomalie genetiche.Dopo la somministrazione del primo ciclo di uno specifico trattamento della tecnologia REAC, abbiamo notato in lui alcuni migioramenti:

  1. Postura: cammina molto meglio.
  2. Anche il modo in cui comprende le cose è migliorato.
  3. Corre meglio... non è più così scoordinato.
  4. Inizia a saltare ma solo sotto acqua. Ha fatto 1 salto con il terapeuta.
  5. È migliorato molto in termini di controllo delle sue necessità fisiologiche. È in grado il più delle volte di controllare i suoi bisogni. Non al 100%, ma molto meglio.
  6. La sua attenzione verso la realtà è migliorata molto e riesce a mantenerla per più tempo.
  7. Nel complesso è più calmo, più concentrato e più capace di ascoltare e un po' meno impulsivo.


Procederemo con gli ulteriori cicli di trattamento con la cadenza temporale che ci è stata consigliata dal personale medico dell'Istituto. Ringraziamo tutto lo staff dell'Istituto Rinaldi Fontani per la gentilezza e disponibilità.

Con la presente desidero esprimere gratitudine e riconoscenza ai Dottori Rinaldi e Fontani per il grande beneficio che ho avuto con il metodo REAC. La mia storia inizia nel luglio 2011 dopo aver subito un devastante trauma psicologico dovuto alla prematura morte di una persona molto cara.

Lì per lì non mi sono accorto di quello che mi stava capitando, ma cominciavo a non avere più voglia di lavorare, ad essere sempre confuso, svogliato, nervoso, scontroso con gli altri, ad avere dolori in tutto il corpo tanto da non dormire, a non riuscire a piegare le gambe, psoriasi sulle gambe e braccia... in poche parole stavo proprio male. Dopo visite su visite tra ospedali e dottori che mi ripetevano "Non ha niente, è tutto a posto, è solo colpa dello stress", un amico con il quale parlai del mio problema mi svelò che anche lui aveva avuto i miei stessi sintomi e che li aveva risolti all’istituto IRF di Firenze.

Devo dire la verità: ero scettico sul metodo applicato, ma a mali estremi - estremi rimedi. Mi sono recato all’Istituto IRF e con immenso stupore ho sentito i benefici della terapia alla prima seduta, sentivo il mio corpo rigenerarsi. Ho fatto la prima serie di sedute e la mia vita è cambiata radicalmente, tutti i malesseri sono spariti, mi sentivo proprio bene tanto che in cinquantasei anni, per la prima volta, sono riuscito a fare una dieta dimagrante e dimagrire dieci Kg in sei mesi.

Una volta all’anno mi sottopongo alla terapia con tecnologia REAC e non posso che ringraziare ed essere grato al Prof. Rinaldi e alla Dott.ssa Fontani per la loro competenza e professionalità e per aver risolto il mio problema. GRAZIE Lascio questa testimonianza al solo scopo di poter essere di aiuto ad altre persone che hanno seri problemi con lo stress e rassicurarle che la cura esiste.

Sono un pianista di musica classica e devo all'Istituto Rinaldi Fontani (ed in particolar modo ai dottori Salvatore e Vania) la possibilità di continuare a fare questo mestiere. Come molti pianisti, ho avuto problemi ad una mano, e ciò non mi permetteva più non solo di suonare, ma anche di fare cose normalissime, come tagliare il cibo nel piatto.

Dopo molti esami e tentativi di cura, venni a conoscenza dell'Istituto, e ricordo ancora perfettamente di essere uscito dopo la primissima terapia con la forte sensazione di aver trovato la soluzione al mio problema. Gradualmente, ma sensibilmente cominciai a non accusare più dolore e da allora non ho più avuto problemi alla mano. Inoltre, la mia salute generale è decisamente migliorata, così come il modo in cui il mio corpo (e mente) reagisce agli stress psico-fisici tipici del mio mestiere.

Oggi posso ringraziare l'Istituto se il mio lavoro mi porta a girare il mondo suonando ed insegnando, da New York a Londra a Pechino.

Circa tre anni fa venni a conoscenza dell’Istituto Rinaldi Fontani di Firenze e dei loro metodi innovativi che mi hanno incuriosita e fatto nascere la speranza di poter stare meglio in vari settori della mia vita. La spinta ad iniziare la terapia la trovai due anni fa a seguito di un fortissimo dolore alla spalla che mi trascinavo da molti anni. Un dolore che si propagava in tutto il braccio e la mano destra e spesso anche alla sinistra.

Per lunghi periodi dell’anno mi svegliavo la notte con dolori lancinanti e mi riusciva difficile tenere qualsiasi cosa in mano, anche lo spazzolino da denti, per le prime ore della mattina. Dopo poche sedute di terapia dell’IRF ho notato grandi miglioramenti che stanno progredendo man mano che continuo la cura:

1 - Un miglioramento del dolore alla spalla molto significativo
2 - Con il passare degli anni, gradatamente avevo iniziato a soffrire il freddo in maniera anomala nella parte alta del corpo ed appena scoprivo il collo e la parte del decolté in giornate fresche rischiavo di ammalarmi. Questo fastidio è sparito.
3 - Da parecchi anni la mia pelle di 50enne faticava maggiormente a guarire le ferite. Sembrava fosse un normale processo di invecchiamento. Ora guarisco di nuovo in tempi brevi.
4 - Premendo con le dita la carne delle gambe e del corpo in generale la sento più compatta e resistente.
5 - Mi è migliorato molto lo stato ansioso. Sono andata all’IRF con le spalle curve, da “cane bastonato” e l’espressione e lo stato d’animo di persona molto affaticata che subiva la vita. Ora ho le spalle diritte e l’espressione e lo stato d’animo di persona centrata.

Mi sono sempre impegnata molto per mantenermi in salute con metodi naturali e per la mia esperienza posso affermare che con le terapie indolori e non invasive dell’IRF ho sentito un miglioramento veloce e generale di tutto il mio stato fisico e mentale. Credo che mi abbia anche accelerato i processi di guarigione. Visto il risultato ottenuto con questa terapia ho esteso la cosa alla mia famiglia che ha prontamente aderito.

Sono soddisfatta dei progressi fatti, la distonia è gestita al meglio in assenza di farmaci. Non avrei mai pensato fosse possibile.

Dall’adolescenza si è manifestato in me in assenza di elementi scatenanti un linfedema primitivo. Dalla scintigrafia effettuata è risultata una scarsa capacità dei linfonodi presenti lungo l’arto inferiore destro di consentire la risalita della linfa verso l’alto (cuore), così come normalmente avviene, inducendo così una stasi linfatica importante.

L’intero arto, dall’inguine fino alla punta del piede, si è gonfiato sempre più negli anni, assumendo la classica forma a colonna (dall’età di 15 anni il problema è cresciuto lentamente, ma inesorabilmente), fino ad ingenerare una differenza di quasi 10 cm in alcuni punti rispetto all’arto sano. Sono giunta così al 3° stadio di linfedema, in particolare alla caviglia ed al ginocchio. Per una ragazzina e poi via via per una donna - oggi sono adulta e mi ci sono “abituata” - dover fare i conti con una gamba enorme e una normale non è stato facile.

Ritenendomi tutto sommato pure fortunata, essendo la lesione stabilizzata al 3° stadio da ormai dieci anni approssimativamente. Ringraziavo il cielo pure di camminare perché un situazione cronica di questo tipo può sfociare in un secondo in qualcosa di seriamente grave. I sistemi di cura che mi sono stati prescritti inizialmente, in età adolescenziale, mentre la problematica era ancora al 2° stadio, sono stati: diuretici, pressoterapia da praticare a domicilio per due ore al giorno con l’acquisto di una costosa apparecchiatura, calza elasto compressiva, linfodrenaggio manuale (nella mia esperienza è stato difficilissimo trovare dei fisioterapisti preparati).

Tutto ciò non ha impedito il progredire del linfedema. La terapia per il linfedema, così come mi è stato sempre detto, mira ad evitare complicanze infettive e a bloccarne l’evoluzione per quanto possibile. Quello che ha sortito maggiori risultati, seppure temporanei, è stata una cura intensiva alla quale mi sottoponevo in una clinica convenzionata due volte l’anno, consistente a grandi linee in un linfodrenaggio manuale con una fisioterapista, veramente preparata come poche, in bendaggi con vari tipi di fasce elasto compressive a compressione differenziata, da sovrapporre le une alle altre e da tenere sia il giorno che la notte in ospedale per sette giorni, Flowave (onde d’urto per migliorare la circolazione veno-linfatica), profilassi per prevenire le infezioni.

Infine, fasciatura semirigida occlusiva con bende a base di cumarina applicate sulla cute, posizionata lungo tutto l’arto, al momento della dimissione dalla clinica. Da tenere sull’arto per ulteriori 5/6 giorni compresa la notte. Era come una semi ingessatura abbastanza fastidiosa! Questo sistema mi consentiva di ridurre temporaneamente di 2/3 cm il linfedema per circa un mese. Dopo di che, riprendeva le sue “normali” misure attestandosi al 3° stadio, pur portando sempre la calza elastica di giorno. In considerazione del fatto che tali cure presso la clinica convenzionata non sono state più coperte dal SSN , non ho potuto più eseguirle. Da circa sette anni. Trovandomi per motivi personali in Sardegna ho avuto l’opportunità di venire a conoscenza dell’esistenza della terapia REAC ed ho deciso di “tentare” presso lo studio del dottor C.

Mi sono sottoposta ad un protocollo specifico che si chiama CO (Ottimizzazione Circolatoria). Ho notato sin da subito dei cambiamenti insperati. Ho smesso di mettere la calza elastica alla quale ero abituata da anni. Mi è sembrata fantascienza!!!! Io che mi sono sempre sottoposta a cure abbastanza “impegnative” per il linfedema, con ricoveri, lunghi massaggi, le torture di un calza elastica fortemente compressiva, specie d’estate le difficoltà di trovare calzature adatte ad un piede gonfio... Aver appurato che con questo sistema si riesce a smuovere un linfedema al 3° stadio senza dovere “subire” cure lunghe, stancanti e “scomode”, è semplicemente meraviglioso!!!

Ulteriori motivi personali mi hanno portato a continuare la terapia a Firenze presso l’Istituto Rinaldi Fontani, dove ho eseguito un 2° ciclo sempre di CO che ha ulteriormente migliorato l’evoluzione positiva del linfedema, con tendenza a ridursi lentamente, ma progressivamente. Migliorando l’elasticità della pelle ed ammorbidendo il linfedema che si presenta via via meno fibrotico, prosegue il percorso verso il rimodellamento “naturale” dell’arto, che ha perduto la tipica forma a colonna, con un senso di leggerezza e scioltezza della gamba che era un lontano ricordo dell’adolescenza e che mai avrei creduto di provare ancora! Ricordando che su un 3° stadio di linfedema è difficile lavorare e ottenere risultati stabili, in qualunque modo si approcci ad esso. E io lo so perché ci ho convissuto per anni.

Spero che angiologi e chirurghi vascolari si avvicinino presto a questo strumento medico stupefacente, per sollevare da qualche patimento le persone che soffrono di questa problematica fortemente sottovalutata. Gli attuali sistemi della Medicina “nota” per affrontare il linfedema, oltre a comportare cure lunghe e stressanti, purtroppo producono risultati non sempre soddisfacenti e “relativamente” durevoli nel tempo.

Dopo tanti anni passati alla ricerca di soluzioni in grado di alleviare il mio problema, posso affermare che la terapia per il linfedema, così come mi è stato sempre spiegato, che si limita a bloccarne l’evoluzione ed a evitare complicanze infettive è una parziale verità, perché qualcosa di meglio si riesce a fare. Così come pure il fatto che la elasto-compressione mediante bendaggi e tutori elastici costituisca l’essenza di qualsivoglia ciclo terapeutico (di attacco e mantenimento) del linfedema: personalmente posso affermare che ne sto facendo a meno da più di 1 anno con risultati positivi stabili solo effettuando la terapia con tecnologia REAC. E null’altro. Grazie infinite all'Istituto Rinaldi Fontani di Firenze ed al dottor C. che ha portato la terapia in Sardegna a Sassari.

Questa relazione vuole essere vera, sintetica e credibile. Vorrebbe potersi rivolgere ai medici refrattari, per questo motivo vi inserisco la diagnosi. Diagnosi: Lombosciatalgia cronica su base degenerativa bilaterale in territorio di L5 con spondiloartrosi ed artrosi interapofisaria diffusa. Spondilolistesi di L4 su L5. Stenosi del canale lombare. Ernia Discale intraforaminale destra su L4 L5. Bilaterali calcificazioni meniscali e note artrosiche.

Dall’espressione sconcertata dello specialista che consultai e che leggeva il CD della mia Risonanza Magnetica, ho capito che la medicina non aveva risposte per me. Mi ha offerto un antidolorifico-stupefacente (tutti gli altri antidolorifici assunti fino a quel momento erano stati privi di efficacia), ed un busto completo di spallacci. Ho rifiutato il farmaco appena in breve tempo ho capito di che genere era. Mi sentivo profondamente offesa e la mia mente confusa cercava una direzione in cui porre al sicuro il proprio Io. Un’amica mi ha accompagnata dal dottor A.C.

ll Dottore mi ha chiesto di non indossare piu il busto e quel gesto mi ha rassicurata, anche se in quel momento non ne ho capito appieno l’ampia apertura terapeutica. Da 5-6 mesi quasi non mi reggevo sulle gambe, potevo, con fatica, fare solo una decina di passi per volta. Subito dopo l'Ottimizzazione ho avvertito una sorta di inquadramento delle vertebre basse della colonna e ho capito che dovevo imparare a stare in posizione eretta.

In seguito mi sono resa conto del legame stretto tra le vertebre della zona lombare e le gambe, in particolare con le ginocchia, anch’esse compromesse. Ancora più in là ho iniziato a pensare che, nella misura in cui la situazione può migliorare, questo deve avvenire necessariamente in contemporanea in tutte le parti interessate. Man mano che sono entrata nell’ottica dell’ottimizzazione, non solo credendo nella sua efficacia ma soprattutto comprendendola, e ho imparato ad osservare il mio corpo con attenzione, ho capito che non esponendomi al freddo e all’umidita posso imparare a gestire l’artrosi.

L’esperienza che sto vivendo mi situa in un’area che mi sovrasta e anche se mi fa scendere in campo a mani nude ad affrontare l’avversario, mi stupisce quanto mi supera. Verso la conclusione delle sedute del primo ciclo di ottimizzazione, considerando "ciò che la mia vita stava facendo di me", ho deciso che a 72 anni è tempo che io ridimensioni il mio "fare" per prendermi cura della mia vita in maniera adeguata, soprattutto nel tenere a bada la mia malattia, perché l’artrosi non mi colga ancora di sorpresa.

Alla terapia REAC devo la conferma di aver fatto bene a lasciare spontaneamente il farmaco che mi era stato prescritto, creandomi così, in ambito protetto, un solido precedente per difendermi in tal senso anche in futuro. L’opportunità di lasciare il busto, l’aver ripreso a camminare ma soprattutto l'ottimizzazione mi hanno restituito tutta intera a me stessa, con il ritrovato gusto di star bene. Rendo lode alla "Provvidenza che governa il mondo" * (Dante Alighieri) perché suscita ancora menti attente e capaci di studio costante. Uomini coraggiosi, appassionati apripista nei sentieri difficili della medicina a misura di persona umana, come i Medici dell’Istituto Rinaldi Fontani.

Mi chiedo se non siano maturi i tempi per inserire la terapia REAC come momento fondamentale di prevenzione nel programma di educazione alla salute e se la relativa intelligente macchina non possa essere a disposizione di ogni medico di base, capace di aprirsi all’antica novità del suo metodo.

Mi sono rivolta all’IRF per una nevralgia della seconda branca del trigemino a sinistra. Ho usato il Tegretol per quattro anni, ma mi ha solo attenuato la sintomatologia dolorosa. Ho iniziato la terapia con un protocollo della tecnologia REAC e già dalle prime sedute ho registrato una riduzione della sintomatologia dolorosa. A fine terapia, visti i buoni risultati durante il ciclo, abbiamo deciso di scalare il Tegretol fino alla sua sospensione.

Sono tornata dopo 5 mesi all’Istituto per una riacutizzazione del dolore al trigemino. Mi è stato fatto notare che probabilmente questa recidiva poteva essere dovuta allo stress da me subito a seguito di una grave malattia occorsa a mio marito. Ho iniziato un nuovo ciclo di terapia al termine del quale ho avuto una completa remissione della sintomatologia dolorosa.

Mi chiamo F.N. ed ho 49 anni. Mi sono avvicinata alla terapia con tecnologia REAC per una Sindrome del Tunnel Carpale nel Marzo 2016. Ho avuto per tale patologia risultati ottimi da subito con scomparsa del formicolio e ripresa della forza del pollice, ma nel tempo mi sono anche resa conto che stavo decisamente meglio fisicamente e mi sentivo più forte psicologicamente. Ho pertanto deciso di eseguire il secondo ciclo dopo circa 6 mesi.

Ad un anno di distanza dall’inizio del primo ciclo ho apprezzato dei notevoli miglioramenti per una patologia di cui soffro da 30 anni, una Papulosi Linfomatoide. Nei periodi in cui sono stressata ed affaticata, le papule mi invadono letteralmente il corpo e nel periodo estivo facilmente si infettano con evidenti problematiche anche di relazione con gli altri. In questo anno, che devo dire è stato particolarmente stressante per diverse vicissitudini familiari che mi hanno provata in modo particolare, ho notato stranamente che le papule sono diminuite in modo particolarmente significativo di numero e di estensione, ma in particolare non se ne è infettata neanche una.

Con grande stupore della mia dermatologa che mi segue da 30 anni, posso affermare con assoluta certezza che continuerò ad effettuare i cicli come suggerito dal Dr C. 2 volte l’anno, sicura che potrò avere giovamento ulteriore.

Mi chiamo P.G. ho 42 anni, sono un imprenditore agricolo. Nell’Agosto 2009 sono stato coinvolto in un incidente automobilistico procurandomi una frattura con interessamento del Midollo a livello delle quinta e sesta vertebre cervicali, sono stato operato d’urgenza per stabilizzare la colonna con una placca e delle viti. Successivamente residuava una tetraparesi più importante a sinistra con importante riduzione della sensibilità sul lato sinistro dal torace in giù, in particolare nella gamba destra non avevo la sensibilità al caldo ed al freddo.

Avevo una importante spasticità bilaterale con notevole rigidità dell’arto sinistro, importante deficit della deambulazione e della coordinazione motoria, non avevo la percezione di dove fossero le mie gambe nell’esecuzione dei movimenti, pertanto quando camminavo ero costretto a guardarmi le gambe per non inciampare. Ciò mi procurava importanti difficoltà nell’eseguire il mio lavoro e nella vita quotidiana. Negli anni successivi ho eseguito numerosi cicli di fisioterapia con risultati parziali, avevo sì ripreso a camminare ma avevo tutte le difficoltà che ho descritto e da più di un anno e mezzo la situazione era ormai stabilizzata e non dava segni di miglioramento.

Nell’Ottobre 2012 ho eseguito due cicli di terapia con il REAC e successivamente tre mesi fa 72 ore consecutive di terapia rigenerativa sempre con il REAC. Attualmente, la mia situazione è notevolmente migliorata, non ho piu’ necessità di guardarmi le gambe durante il cammino perché ho recuperato totalmente la percezione della posizione degli arti, ho recuperato i fini movimenti degli arti inferiori, sono infatti in grado di eseguire piccoli spostamenti con i piedi che prima mi erano impossibili, la sensibilità al tatto è pressochè totalmente recuperata, a destra ho recuperato parzialmente sia la sensibilità termica anche se persiste una differenza tra destra e sinistra.

Ho recuperato una notevole resistenza alla fatica e la mia capacità di permanenza in piedi è praticamente come prima. Ho ripreso appieno tutte le mie attività lavorative con mia notevole soddisfazione. Sono certo di poter affermare che senza questa meravigliosa terapia la mia vita sarebbe stata totalmente diversa.

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Dottoressa Vania Fontani

Medico Chirurgo
Neurofisiopatologo
Medicina fisica e Riabilitazione
Master II° Liv. in Neuro Psico Fisiopatologia ed Ottimizzazione Neuro Psico Fisica

Iscrizione Albo Professionale Ordine dei Medici di Firenze e Provincia n° 9096

Cofondatrice e Direttore sanitario dell’Istituto Rinaldi Fontani

Cofondatore e Direttore scientifico di IRF Shanghai Medical Science Co., Ltd – Shanghai, China

Presidente della Società Italiana di Ottimizzazione Neuro Psico Fisica (SONC)

Vice Presidente della International Society of Neuroscience for Neuro Psycho Physical Optimization (ISNPO)

 

Percorso Professionale:

Dal 1989 docente in Master Universitari di II° livello e corsi di perfezionamento universitari riguardanti la Neuro fisiopatologia adattativa e l’Ottimizzazione neuro psico fisica, presso le facoltà di Medicina e Chirurgia G. D’Annunzio – Chieti, di Tor Vergata – Roma e di Firenze.
Relatrice in congressi nazionali ed internazionali.
Nella sua attività di ricerca ha definito quattro brevetti internazionali riguardanti la tecnologia dei campi radioelettrici convogliati e della modulazione della riprogrammazione cellulare attraverso questi. Inoltre ha definito un brevetto nazionale per uno strumento di misura per i disallineamenti anatomo-funzionali.

 

Pubblicazioni su riviste scientifiche internazionali peer reviewed indicizzate su PubMed:

Long-Lasting Efficacy of Radio Electric Asymmetric Conveyer Neuromodulation Treatment on Functional Dysmetria, an Adaptive Motor Behavior. Fontani V, Rinaldi A, Rinaldi C, et al. Cureus. 2022 Jun 8; 14(6): e25768. doi:10.7759/cureus.25768

Radio Electric Asymmetric Conveyer Tissue Reparative Treatment on Post-surgical Breast Skin Necrosis. A Report of Four Cases. Fontani V, Coelho Pereira JA, Rinaldi S. Cureus. 2022 Jun 5;14(6):e25666. doi: 10.7759/cureus.25666. eCollection 2022 Jun.

Radio Electric Asymmetric Conveyer Reparative Effects on Muscle Injuries: A Report of Two Cases. Castagna A, Fontani V, Rinaldi S. Cureus. 2022 May 11;14(5):e24904. doi: 10.7759/cureus.24904. eCollection 2022 May.



REAC-induced endogenous bioelectric currents in the treatment of venous ulcers: a three-arm randomized controlled prospective study. Elio C, Fontani V, Rinaldi S, Gasbarro V. Acta Dermatovenerol Alp Pannonica Adriat. 2020 Sep;29(3):109-113. PMID: 32975296.

REAC neurobiological treatments in acute post-traumatic knee medial collateral ligament lesion. Barcessat ARP, Bittencourt MN, Pereira JAC, Castagna A, Fontani V, Rinaldi S. Heliyon. 2020 Jul 24;6(7):e04539. doi: 10.1016/j.heliyon.2020.e04539. PMID: 32743108; PMCID: PMC7385461.

Radio electric asymmetric conveyer neuromodulation in depression, anxiety, and stress. Rinaldi A, Rinaldi C, Coelho Pereira JA, Lotti Margotti M, Bittencourt MN, Barcessat ARP, Fontani V, Rinaldi S. Neuropsychiatric Disease and Treatment 2019:15 469–480.

Physical stimulation by REAC and BMP4/WNT-1 inhibitor synergistically enhance cardiogenic commitment in iPSCs. Basoli V, Santaniello S, Rinaldi S, Fontani V, Pigliaru G, Wieser M, Strajeriu A, Castagna A, Redl H, Ventura C, Grillari R, Maioli M.
PLoS One. 2019 Jan 23;14(1):e0211188. doi: 10.1371/journal.pone.0211188. eCollection 2019.

Radio Electric Asymmetric Conveyer (REAC) technology to obviate loss of T cell responsiveness under simulated microgravity. Rinaldi S, Meloni MA, Galleri G, Maioli M, Pigliaru G, Cugia G, Santaniello S, Castagna A, Fontani V. PLoS One. 2018 Jul 6;13(7):e0200128. doi: 10.1371/journal.pone.0200128. eCollection 2018.

REAC neuromodulation treatments in subjects with severe socioeconomic and cultural hardship in the Brazilian state of Pará: a family observational pilot study. Coelho Pereira JA, Rinaldi A, Fontani V, Rinaldi S. Neuropsychiatr Dis Treat. 2018 Apr 16;14:1047-1054.
doi: 10.2147/NDT.S161646. eCollection 2018.

Radio Electric Asymmetric Conveyer Technology Modulates Neuroinflammation in a Mouse Model of Neurodegeneration.
Panaro MA, Aloisi A, Nicolardi G, Lofrumento DD, De Nuccio F, La Pesa V, Cianciulli A, Rinaldi R, Calvello R, Fontani V, Rinaldi S. Neurosci Bull. 2017 Nov 10. doi: 10.1007/s12264-017-0188-0.

REAC technology as optimizer of stallion spermatozoa liquid storage. Berlinguer F, Pasciu V, Succu S, Cossu I, Caggiu S, Addis D, Castagna A, Fontani V, Rinaldi S, Passino ES. Reprod Biol Endocrinol. 2017 Feb 8;15(1):11. doi: 10.1186/s12958-017-0229-6.

REAC technology modifies pathological neuroinflammation and motor behaviour in an Alzheimer’s disease mouse model. Lorenzini L, Giuliani A, Sivilia S, Baldassarro VA, Fernandez M, Margotti ML, Giardino L, Fontani V, Rinaldi S, Calzà L. Sci Rep. 2016 Nov 18;6:37483. doi: 10.1038/srep37483.

REAC technology and hyaluron synthase 2, an interesting network to slow down stem cell senescence. Maioli M, Rinaldi S, Pigliaru G, Santaniello S, Basoli V, Castagna A, Fontani V, Ventura C. Sci Rep. 2016 Jun 24;6:28682.

Osteogenesis from Dental Pulp Derived Stem Cells: A Novel Conditioned Medium Including Melatonin within a Mixture of Hyaluronic, Butyric, and Retinoic Acids.Maioli M, Basoli V, Santaniello S, Cruciani S, Delitala AP, Pinna R, Milia E, Grillari-Voglauer R, Fontani V, Rinaldi S, Muggironi R, Pigliaru G, Ventura C. Stem Cells Int. 2016;2016:2056416. doi: 10.1155/2016/2056416. Epub 2016 Jan 10.

Electrophysiological effects of non-invasive Radio Electric Asymmetric Conveyor (REAC) on thalamocortical neural activities and perturbed experimental conditions. Zippo AG, Rinaldi S, Pellegata G, Caramenti GC, Valente M, Fontani V, Biella GE. Sci Rep. 2015 Dec 11;5:18200.

Neurological morphofunctional differentiation induced by REAC technology in PC12. A neuro protective model for Parkinson’s disease. Maioli M, Rinaldi S, Migheli R, Pigliaru G, Rocchitta G, Santaniello S, Basoli V, Castagna A, Fontani V, Ventura C, Serra PA. Sci Rep. 2015 May 15;5:10439. doi: 10.1038/srep10439.

Radio electric asymmetric conveyer: a novel neuromodulation technology in Alzheimer’s and other neurodegenerative diseases. Rinaldi S, Calzà L, Giardino L, Biella GE, Zippo AG, Fontani V. Front Psychiatry. 2015 Feb 17;6:22.

Stem cell senescence. Effects of REAC technology on telomerase-independent and telomerase-dependent pathways. Rinaldi S, Maioli M, Pigliaru G, Castagna A, Santaniello S, Basoli V, Fontani V, Ventura C. Sci Rep. 2014 Sep 16;4:6373.

Long-lasting changes in brain activation induced by a single REAC technology pulse in Wi-Fi bands. Randomized double-blind fMRI qualitative study. Rinaldi S, Mura M, Castagna A, Fontani V. Sci Rep. 2014 Jul 11;4:5668. doi: 10.1038/srep05668.

Motor Effects of Radio Electric Asymmetric Conveyer in Alzheimer’s Disease: Results from a Cross-Over Trial. Olazarán J, González B, Osa-Ruiz E, Felipe-Ruiz S, Boyano I, Fontani V, Castagna A, Mendoza C, Zea MA, Frades B, Rinaldi S, Martínez-Martín P. J Alzheimers Dis. 2014 May 30.

Radio electric asymmetric conveyed fields and human adipose-derived stem cells obtained with a non-enzymatic method and device: a novel approach to multipotency. Maioli M, Rinaldi S, Santaniello S, Castagna A, Pigliaru G, Delitala A, Bianchi F, Tremolada C, Fontani V, Ventura C. Cell Transplant. 2013 Aug 30.

Effects of regenerative radioelectric asymmetric conveyer treatment on human normal and osteoarthritic chondrocytes exposed to IL-1β. A biochemical and morphological study.
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Physical reparative treatment in reptiles.
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Radio Electric Conveyed Fields Directly Reprogram Human Dermal-Skin Fibroblasts Towards Cardiac-, Neuronal-, and Skeletal Muscle-Like Lineages. Maioli M, Rinaldi S, Santaniello S, Castagna A, Pigliaru G, Gualini S, Cavallini C, Fontani V, Ventura C. Cell Transplant. 2012 Oct 2.

Regenerative treatment using a radioelectric asymmetric conveyor as a novel tool in antiaging medicine: an in vitro beta-galactosidase study. Rinaldi S, Maioli M, Santaniello S, Castagna A, Pigliaru G, Gualini S, Margotti ML, Carta A, Fontani V, Ventura C. Clin Interv Aging. 2012;7:191-4. Epub 2012 Jun 29.

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Brain activity modification produced by a single radioelectric asymmetric brain stimulation pulse: a new tool for neuropsychiatric treatments. Preliminary fMRI study. Rinaldi S, Fontani V, Castagna A. Neuropsychiatr Dis Treat. 2011;7:649-54. Epub 2011 Oct 28.

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Radio Frequency Energy Loop Primes Cardiac, Neuronal, and Skeletal Muscle Differentiation in Mouse Embryonic Stem Cells: A New Tool For Improving Tissue Regeneration.
Maioli M, Rinaldi S, Santaniello S, Castagna A, Pigliaru G, Gualini S, Fontani V, Ventura C. Cell Transplant. 2011 Sep 22.

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Does osteoarthritis of the knee also have a psychogenic component? Psycho-emotional treatment with a radio-electric device vs. intra-articular injection of sodium hyaluronate: an open-label, naturalistic study. Castagna A, Rinaldi S, Fontani V, Aravagli L, Mannu P, Margotti ML. Acupunct Electrother Res. 2010;35(1-2):1-16.

Psychometric evaluation of a radio electric auricular treatment for stress related disorders: a double-blinded, placebo-controlled controlled pilot study. Rinaldi S, Fontani V, Aravagli L, Mannu P. Health Qual Life Outcomes. 2010 Mar 20;8:31.

Radio electric treatment vs. Es-Citalopram in the treatment of panic disorders associated with major depression: an open-label, naturalistic study. Mannu P, Rinaldi S, Fontani V, Castagna A, Margotti ML. Acupunct Electrother Res. 2009;34(3-4):135-49.

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