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TESTIMONIANZE
M.T.G., 61 anni - Provincia di Sassari
Circa 10 anni fa ho iniziato a soffrire di dolori articolari diffusi, particolarmente alle mani, alle spalle e ai piedi. Ho eseguito numerosi controlli e la diagnosi è stata di Artrite Reumatoide. Ho iniziato una terapia a base di cortisone, anti infiammatori e Metrotrexate con risultati non soddisfacenti.
Negli anni successivi ho osservato un progressivo irrigidimento ed assottigliamento della pelle, particolarmente del viso, delle braccia, delle mani e delle cosce, con progressiva difficoltà all’apertura della bocca, all’uso delle braccia e delle mani, difficoltà nella presa e difficoltà nel camminare per irrigidimento delle ginocchia e delle caviglie.
Nel 2010 mi è stata diagnosticata la Sclerodermia. Dopo vari ricoveri in due centri specializzati, mi hanno dato una terapia a base di cortisonici ed Azatioprina. Con queste terapie ho osservato un rallentamento della progressione della malattia, ma le difficoltà deambulatorie, la difficoltà nell’uso delle mani e dell’apertura della bocca e la amimia facciale persistevano.
Dal Gennaio 2012 ho iniziato ad effettuare dei cicli di terapia con tecnologia REAC con il Dr. A.C.
Ho osservato un progressivo miglioramento della capacità deambulatoria, che attualmente eseguo senza fatica, ed un progressivo miglioramento fino, attualmente, alla normalità dell’apertura della bocca. Ma in particolare ho osservato un miglioramento particolarmente evidente della elasticità e della tonicità della pelle, sia sulle mani, sia sul viso, sia sulle cosce. Attualmente mi sento di dire che abbia carattere di normalità.
La mia mimica facciale è tornata perfettamente normale.
Ritengo di poter affermare, nel mio caso, la assoluta evidenza di efficacia della terapia con tecnologia REAC nel trattamento della sclerodermia.

Barbara, 57 anni - Provincia di Ferrara
Circa tre anni fa venni a conoscenza dell’Istituto Rinaldi Fontani di Firenze e dei loro metodi innovativi che mi hanno incuriosita e fatto nascere la speranza di poter stare meglio in vari settori della mia vita.
La spinta ad iniziare la terapia la trovai due anni fa a seguito di un fortissimo dolore alla spalla che mi trascinavo da molti anni. Un dolore che si propagava in tutto il braccio e la mano destra e spesso anche alla sinistra. Per lunghi periodi dell’anno mi svegliavo la notte con dolori lancinanti e mi riusciva difficile tenere qualsiasi cosa in mano, anche lo spazzolino da denti, per le prime ore della mattina.
Dopo poche sedute di terapia dell’IRF ho notato grandi miglioramenti che stanno progredendo man mano che continuo la cura:
1 Un miglioramento del dolore alla spalla molto significativo
2 Con il passare degli anni, gradatamente avevo iniziato a soffrire il freddo in maniera anomala nella parte alta del corpo ed appena scoprivo il collo e la parte del decolté in giornate fresche rischiavo di ammalarmi. Questo fastidio è sparito.
3 Da parecchi anni la mia pelle di 50enne faticava maggiormente a guarire le ferite. Sembrava fosse un normale processo di invecchiamento. Ora guarisco di nuovo in tempi brevi.
4 Premendo con le dita la carne delle gambe e del corpo in generale la sento più compatta e resistente.
5 Mi è migliorato molto lo stato ansioso. Sono andata all’IRF con le spalle curve, da “cane bastonato” e l’espressione e lo stato d’animo di persona molto affaticata che subiva la vita. Ora ho le spalle diritte e l’espressione e lo stato d’animo di persona centrata.
Mi sono sempre impegnata molto per mantenermi in salute con metodi naturali e per la mia esperienza posso affermare che con le terapie indolori e non invasive dell’IRF ho sentito un miglioramento veloce e generale di tutto il mio stato fisico e mentale. Credo che mi abbia anche accelerato i processi di guarigione. Visto il risultato ottenuto con questa terapia ho esteso la cosa alla mia famiglia che ha prontamente aderito.

Ida, 37 anni - Teramo
Mi  chiamo Ida. Ho iniziato a soffrire di distonia cervicale verso i venti anni. La  diagnosi esatta è giunta dopo circa 3 anni dall’esordio dei primi fastidi, diventati con il tempo delle vere e proprie inabilità. Anni  nei quali ho peregrinato fra ospedali e medici vari. La ricerca della diagnosi è  stato qualcosa di sfiancante.
Presso  il policlinico Gemelli, una delle migliori strutture del nostro SSN,  specializzata proprio nella cura della distonia, hanno riconosciuto la malattia  e hanno approcciato ad essa con infiltrazioni di tossina botulinica, con  benefici inizialmente fenomenali, ma via via sempre meno significativi, fino a  diventare praticamente nulli. Circa quindici anni di iniezioni di tossina mi  hanno ad un certo punto reso insensibile ad essa, riportandomi indietro nel  tempo, come agli esordi della malattia.  
Sono diventata un automa, un robottino meccanico, con movimenti innaturali a  qualsiasi azione, anche la più banale come il parlare o anche il dormire. Non ne  parliamo poi delle azioni più complesse come il camminare, il mangiare. Qualsiasi “azione” fisica, anche il solo stare sdraiata per cercare di dormire,  richiedeva impegno ed era un “lavoro mentale” da organizzare.
A fine 2015 si prospettavano per me ipotesi operatorie. Le alternative ad eventuali  interventi chirurgici invasivi sarebbero state: optare per un diverso tipo di  tossina e/o iniziare a prendere farmaci antiparkinsoniani o antidepressivi. Non  mi sono fatta bastare queste risposte.
Con il  morale a pezzi e il fisico stremato dagli spasmi continui che accompagnavano  tutte le giornate e le mie notti bianche, mi sono sottoposta ad un primo ciclo  di REAC terapia. Il primo beneficio riscontrato è stato quello di poter tornare a dormire e svegliarmi la mattina riposata. Qualità del sonno risalita  da zero a dieci. Non è bastato, però, un solo ciclo per potere dire di avere  superato la fase critica, ma dei segnali positivi ci sono stati sin da subito.  
La ripresa è lenta e graduale, ed è tuttora in corso. Nulla di immediato e niente  di paragonabile all’effetto tossina botulinica che in 3 giorni su di me funzionava alla grande (almeno fino a quando è risultata efficace). Con l’inconveniente, però, che durante le infiltrazioni la distonia pur  risultando temporaneamente “silenziata”, resta latente e non si ha piena  consapevolezza della gravità della patologia che progredisce indisturbata e  mette in atto tutta un serie di compensazioni del corpo, sbagliate e dannose.  
Non so quanto impiegherà il mio corpo a riprendersi i suoi spazi e i suoi movimenti  naturali, ma so che la “normalizzazione” è partita e la percepisco chiaramente nelle azioni quotidiane. Lo definirei come un percorso a ritroso, dove vengono  demoliti progressivamente elementi che andavano a destabilizzare la mia postura  complessiva.
Spero  la mia storia possa essere di aiuto, conforto e coraggio per chi, soffrendo di  una patologia fortemente invalidante, crede di essere ormai in un vicolo cieco e, nella disperazione più totale, perde di lucidità.
Colgo  l’occasione per ringraziare dal profondo del cuore tutto lo staff dell’Istituto  Rinaldi Fontani. Medici straordinari, come pochi ne ho incontrati in tanti anni di peregrinare fra ospedali e studi medici vari. Immensa stima per il loro attaccamento ai veri valori che devono guidare l’esercizio della professione medica. Un grazie particolare alla dottoressa VF.
 
M.D., 70 anni
Mi sono rivolta all’IRF per una nevralgia della seconda branca del trigemino a sinistra. Ho usato il Tegretol per quattro anni, ma mi ha solo attenuato la sintomatologia dolorosa.
Ho iniziato la terapia con un protocollo della tecnologia REAC e già dalle prime sedute ho registrato una riduzione della sintomatologia dolorosa.
A fine terapia, visti i buoni risultati durante il ciclo, abbiamo deciso di scalare il Tegretol fino alla sua sospensione.
Sono tornata dopo 5 mesi all’Istituto per una riacutizzazione del dolore al trigemino. Mi è stato fatto notare che probabilmente questa recidiva poteva essere dovuta allo stress da me subito a seguito di una grave malattia occorsa a mio marito.
Ho iniziato un nuovo ciclo di terapia al termine del quale ho avuto una completa remissione della sintomatologia dolorosa.
 
R.M.,15 anni
Sono sempre stato magro ma negli ultimi mesi ho avuto un brusco dimagrimento, perdendo in 2 mesi 11 kilogrammi.
Non avendo fame mangiavo sempre meno e di conseguenza perdevo peso. Tutti gli accertamenti fatti non dimostravano alcuna causa organica cui attribuire la causa del dimagrimento. Soffrivo anche di disturbi gastrici (nausea e mal di stomaco) e stipsi ostinata. Alcuni medici hanno cominciato a pensare che cominciassi a soffrire di disturbi alimentari (un inizio di anoressia nervosa).
Sono venuto a sapere, tramite conoscenti, della possibilità di aiuto tramite la tecnologia REAC. Ho iniziato un ciclo di terapia, alla fine del quale ho subito registrato un aumento dell’appetito e il piacere e il gusto del mangiare. Inoltre, cosa di non poco conto, mi sono sentito più calmo, sereno e sicuro di me.
A distanza di alcuni mesi confermo il miglioramento del mio stato fisico e mentale. So che dovrò continuare la terapia per incrementare e stabilizzare i risultati fin qui raggiunti. Cosa che non mi dispiace affatto perché al di là di qualsiasi considerazione questa terapia mi “fa star meglio”.

G.A., Porto Torres
Scrivo questa testimonianza perchè spero che la mia esperienza possa essere d'aiuto ad altri.
Circa venti anni fa, a seguito di un intervento di isterectomia, il mio organismo è andato in shock e mi ha provocato un senso di calore interno che aveva la base alla bocca dello stomaco (io lo chiamavo stufa accesa).
Tutto ciò mi provocava, nei mesi estivi, una sofferenza incredibile. Non potevo uscire perchè venivo colta da malore. Le mie estati le trascorrevo a casa senza poter vivere una vita normale. Mi ero già rassegnata a tutto ciò quando, su indicazione di una amica, sono andata da Dott. A.C. per curare una lombalgia abbastanza dolorosa. Mi è stata proposta la TERAPIA REAC. Già dalle prime sedute mi sono accorta che la "stufa" si stava spegnendo e ad oggi si è spenta tutto. Ora posso uscire tranquillamente perchè sento il  caldo normale come tutti. Ancora mi sembra un sogno, dopo tanta sofferenza, stento a crederci ma è così. Sono rinata e sento che questa terapia mi ha riequilibrato l'organismo. Anche la lombalgia sta migliorando.

 
V. M., 74 anni
 Questa mia testimonianza vuol essere motivo di speranza per tutte quelle persone che, colpite da malattie degenerative rare, si sentono abbandonate a se stesse e senza via d’uscita.                        
Ho 74 anni e nel Marzo del 2014, dopo un ricovero di 15 giorni al Besta di Milano, mi è stata diagnosticata una "ATASSIA CEREBELLARE DEGENERATIVA". Di questa "bestia" non ne sapevo l'esistenza, non c'è cura, non c'è ricerca, non c'è nulla che ti porti a ben sperare.
Ho seguito alla lettera quanto consigliatomi al Besta: fisioterapia. Nonostante fossi seguita da ottimi terapisti, la mia situazione è arrivata al punto di non ritorno, vale a dire totale assistenza da parte dei miei famigliari. Ma non mi sono arresa, supportata e consigliata dal medico di famiglia mi sono affidata allo studio professionale del Dr. A.C. di Sassari, che con molta umiltà, consapevolezza e professionalità ha ritenuto opportuno effettuare su di me uno specifico protocollo terapeutico con tecnologia REAC. Ho fatto 18 sedute e dopo un mese ho eseguito la visita di controllo.
Dirvi che sto bene è minimizzare, perché data la situazione sto benissimo. Dalla terza seduta ho ripreso a camminare senza l'aiuto di nessuno, in bagno ci vado da sola, alla pulizia del mio corpo ci penso io e faccio anche qualcosa in più. Ho la consapevolezza che questo mio cammino, con sacrifici di tutti i generi, sarà a vita; ma ben venga se manterrà e rafforzerà la mia gioia di vivere.
Grazie al Dr. A.C. per avermi dato la possibilità di rimettermi in piedi (per ora) e di crederci, e grazie a tutti quei medici che si prendono a cuore i loro pazienti senza pregiudizi e senza esitare nel riporre fiducia in colleghi che attraverso studi e sacrifici riescono ancora a farci sorridere.


 

 
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