L’Istituto Rinaldi Fontani è un Istituto di cura, ricerca e formazione nel campo dei disturbi e malattie su base epigenetica.
Ma cosa è l’epigenetica?
L’Epigenetica studia le modificazioni prodotte nell’organismo dagli innumerevoli fattori dell’ambiente, come ad esempio i nostri stili di vita, l’alimentazione, le sostanze con cui veniamo a contatto, il tipo di attività lavorativa, lo stress cronico.
Negli ultimi anni la medicina sta evidenziando che la maggior parte delle malattie sono o potrebbero essere indotte o comunque condizionate da alterazioni epigenetiche. Fra queste, sono in primo piano i tumori, le sindromi neurodegenerative e patologie neurologiche dello sviluppo, patologie psichiatriche, le malattie associate all’invecchiamento (l’Alzheimer e il Parkinson, le demenze senili), le alterazioni del controllo metabolico e le malattie cronico-degenerative dei vari apparati (cardio vascolare, endocrino, immunitario e muscolo scheletrico).
I geni sono localizzati in precise posizioni all'interno della sequenza di DNA e contengono tutte le informazioni necessarie per la produzione di ciò che serve all’organismo per vivere.
L’epigenetica ci insegna che il gene si esprime in un modo o in un altro, in salute o in malattia, in rapporto a molteplici fattori, che comprendono tutte le interazioni che il nostro organismo ha con l’ambiente interno ed esterno. Anche modificazioni modeste sono in realtà in grado di provocare cambiamenti epigenetici responsabili dell’insorgenza di patologie nel lungo termine.
L’epigenoma (l’insieme delle modificazioni epigenetiche di un organismo) viene stabilito alla fine dello sviluppo embrionale e poi mantenuto durante tutta la vita dell’individuo. Nel corso della vita adulta, l’epigenoma può essere soggetto a modificazioni che causano cambiamenti nello stato di attivazione dei geni. Per esempio nei tumori, l’ipometilazione di un oncogene o l’ipermetilazione di un gene oncosoppressore danno luogo all’attivazione del primo e al silenziamento del secondo, creando un disequilibrio che può tradursi nell’insorgenza di un tumore.
Un aspetto importante è che le modificazioni epigenetiche, al contrario delle mutazioni genetiche, non alterano la struttura del DNA e quindi sono, per loro natura, reversibili.
La possibilità di intervenire sulle modificazioni epigenetiche, e quindi sulle modalità con le quali i geni si esprimono, è di fondamentale importanza anche nel caso di malattie di origine genetica. Anche se non possiamo intervenire sui geni portatori della malattia (o almeno non ancora o non del tutto), possiamo però intervenire sulle modalità con cui essi si esprimono. Questo significa che non esiste una “condanna genetica” e che possiamo fare qualcosa per cambiare il destino del DNA.
Possiamo intervenire modificando e correggendo il nostro stile di vita, ma cosa può fare la medicina per cercare di regolare un’espressione epigenetica alterata o patologica? Occorre sicuramente pensare a nuove forme di terapia ma anche a terapie personalizzate sulla base del genotipo individuale. Non dobbiamo infatti trascurare il fatto che l’epigenoma di un soggetto ha carattere di grande dinamicità e può subire profondi mutamenti nel corso dell’intera esistenza.
Tutto questo è alla base del lavoro di ricerca e applicazione clinica svolto da circa 30 anni dall’Istituto Rinaldi Fontani.
Questo lavoro ha portato alla messa a punto della Tecnologia Radio Electric Asymmetric Conveyer (REAC) e di tutta una serie di protocolli terapeutici di Bio e Neuro modulazione finalizzati al trattamento ed alla prevenzione dei disturbi e delle patologie in cui l’influenza epigenetica riveste un ruolo eziologico importante.
Proprio in funzione delle sue intrinseche caratteristiche e del suo meccanismo d’azione, la tecnologia REAC permette di effettuare terapie personalizzate per ogni paziente, nel rispetto della individualità specifica di ogni epigenoma e della sua grande dinamicità nel tempo.
Ad oggi non esiste nessuna altra forma di terapia farmacologica o di altro tipo in grado di fare tutto ciò.
Gli effetti della Tecnologia REAC sono ampiamente dimostrati e documentati in numerosi lavori scientifici pubblicati su prestigiose riviste scientifiche internazionali indicizzate su PubMed.