L.C., 50 anni - Firenze
Mi rivolsi per la prima volta all'Istituto Rinaldi Fontani all'età di 18 anni per un problema di iperprolattinemia risolto con successo e negli anni successivi con i miei familiari abbiamo continuato a fare ricorso alla terapia con tecnologia REAC ogni volta che ce n'è stato bisogno e con ottimi risultati. Ma la storia che voglio raccontare è relativa alla mia esperienza di madre. Mio figlio M., 7 anni, ha una diagnosi di disturbo dello spettro autistico di media entità, in comorbilità con iperattività, difficoltà attentive, difficoltà di motricità fine e coordinazione oculomanuale. Il quoziente intellettivo è nella norma. Tutti i genitori di bambini con tali disturbi sanno bene quanto sia difficile mantenere un atteggiamento mentale ed affettivo positivo. In queste situazioni, alle difficoltà quotidiane si sommano quelle scolastiche, diagnostiche e terapeutiche, e mantenere il focus sulle qualità positive e sui talenti del proprio figlio diventa difficile, o per lo meno per me lo è stato.... Sono scivolata spesso nell'ipermedicalizzazione ed ho rischiato di identificare mio figlio con la malattia vivendo momenti di tristezza, rabbia, impotenza e depressione. In uno di questi momenti ho deciso di rivolgermi all'Istituto Rinaldi Fontani e, dopo la visita, abbiamo deciso di iniziare subito un primo ciclo di terapia con tecnologia REAC, al termine del quale mio figlio è migliorato molto per quanto riguarda la coordinazione manuale e la coordinazione motoria in generale. Sono aumentati il suo contatto visivo e l'interesse a stare in relazione, con una modalità più organizzata. Dopo una pausa di sei mesi, mio figlio ha fatto un secondo ciclo di terapia, al termine del quale ha avuto un netto miglioramento per quanto riguarda la difficoltà attentiva e l'iperattività. Prima del trattamento, M. si rifiutava di tenere la matita in mano, non voleva disegnare e non riusciva a stare seduto né attento per più di 5 minuti. Adesso facciamo i compiti a casa insieme e sta concentrato e seduto per mezzora. Con i dovuti accorgimenti, tipo piccole pause e brevi momenti di movimento, i tempi di attenzione si allungano anche fino ad un'ora. A scuola le maestre notano che mio figlio non è più oppositivo e che sta facendo enormi progressi. Siamo consapevoli del percorso impegnativo che come genitori ci attende, vediamo però che ogni giorno che passa M. sta sbocciando come un fiore e i nostri cuori si fanno sempre più leggeri. Grazie a tutto lo staff dell'Istituto Rinaldi Fontani per il prezioso contributo.
R.L., 71 anni - Bologna
Mi chiamo R.L. ed ho 71 anni. Mi sono avvicinata alla terapia con tecnologia REAC per una Sindrome Parkinsoniana. A 10 mesi dalla prima visita, concluso il terzo ciclo di terapia, ho notato che il mio equilibrio statico e dinamico è molto migliorato. Anche mio marito ha notato che riesco a salire ma soprattutto scendere le scale in autonomia. Inoltre deambulo senza ausili, invece prima della terapia avevo necessità di deambulare con l’ausilio di un bastone che ho abbandonato già dopo il primo ciclo di terapia. Avverto una sensazione di maggiore stabilità e piedi più leggeri, si è molto ridotto il sintomo di “piedi incollati al pavimento”. Sono in grado di passare dalla posizione sdraiata a quella seduta e a quella eretta in assoluta autonomia. Non mi blocco più quando devo attraversare le soglie delle porte. Inoltre la stipsi è totalmente scomparsa ed ho ripreso la mia normale funzionalità intestinale. Nonostante non stia assumendo alcun psicofarmaco, il tono del mio umore è nettamente migliorato, come ha notato anche mio marito. Non ho da riferire deficit o disturbi nell’ambito della memoria o della comprensione. Il tono della mia voce è particolarmente basso, ma le parole risultano comunque comprensibili. Gli specialisti dell'Ospedale Bellaria di Bologna, dove ho appena effettuato una visita neurologica, mi hanno confermato che il mio quadro neurologico è sostanzialmente invariato e che la malattia è stabile.
M.G., 48 anni - Firenze
Sono una donna di 48 anni, da sempre affetta da una fastidiosa allergia ai pollini e alla polvere che mi ha sempre causato sintomi nasali con raffreddori ricorrenti, fino a una poliposi nasale per cui sono stata operata. Nonostante l’intervento chirurgico, ho sempre usato antistaminici per bocca e spray nasali al cortisone con un parziale controllo dei sintomi nasali. Circa un anno fa ho cominciato ad avvertire un fastidioso prurito alle gambe. Poi sono comparse delle chiazze rosse e rilevate che si sono rapidamente estese a tutto il corpo. Ho consultato un dermatologo che mi detto che ero affetta da orticaria e mi ha prescritto una terapia con antistaminici. Purtroppo i sintomi si sono aggravati fino al punto che per il prurito e l’estensione dell’orticaria mi sono recata in Pronto Soccorso. Qui mi hanno fatto una terapia in vena con cortisone che ha determinato la scomparsa delle chiazze e del prurito. Mi hanno prenotato una visita allergologica che ho eseguito con indicazione alla esecuzione di esami del sangue per vedere se fossi allergica agli alimenti. Sebbene gli esami fossero risultati negativi, mi è stata prescritta una dieta molto restrittiva priva di additivi con pochi alimenti e solo freschi, molto difficile per me da seguire. Inoltre, visto il permanere dell’orticaria ormai da diverse settimane, mi è stata prescritta terapia con cortisone per bocca ed antistaminici ad alte dosi. Ho passato l’estate senza poter andare al mare, mangiando alimenti per me molto tristi e assumendo una terapia farmacologica molto pesante con fastidiosi effetti collaterali. Ho provato a sospenderla, ma subito i sintomi dell’orticaria si sono ripresentati. Dire che ho passato un’estate orribile è poco. Fortunatamente quando ormai pensavo di dover convivere con l’orticaria o usare farmaci immunosoppressivi per il controllo dei sintomi, sono venuta a conoscenza delle terapie con la tecnologia REAC, effettuate presso l’Istituto Rinaldi Fontani di Firenze. Ho effettuato un ciclo di sedute e i risultati sono stati che l’orticaria è scomparsa, ho potuto sospendere la terapia farmacologica ma soprattutto ciò che ho apprezzato di più, forse sembrerà strano, è stato poter riprendere la mia normale alimentazione senza limitazioni di sorta. A distanza di un anno ho avuto un solo episodio di orticaria alle gambe, della durata di un giorno, scomparsa spontaneamente senza l’uso di farmaci.
I.M., 39 anni
Volentieri pubblichiamo il link segnalatoci da una paziente del nostro Istituto, affetta da distonia cervicale.
Il link rimanda ad un video che la paziente ha postato su Marsicaweb.it, un sito di informazione e attualità legato al territorio in cui la paziente vive. Il video costituisce una testimonianza in prima persona degli effetti della terapia con tecnologia REAC sulla patologia della paziente.
Oltre al video, sul sito Marsicaweb.it la paziente ha pubblicato il racconto sintetico della sua storia, dall'esordio della malattia alle prime terapie farmacologiche effettuate, dal fallimento di queste per effetto della progressiva assuefazione fino alla decisione di intraprendere un percorso terapeutico innovativo, né farmacologico né chirurgico e assolutamente non invasivo, con la Tecnoogia REAC.
A.G.P., 30 anni
Circa 6 anni orsono, a seguito di continue perdite di equilibrio, mi diagnosticarono una Atassia Spinocerebellare di tipo 2. Col passare del tempo le mie condizioni sono degenerate al punto di dover essere costretto ad usare un deambulatore per poter camminare. Casualmente mio padre mi informò dell’esistenza delle terapie con Tecnologia REAC. Iniziai ad indagare su questa tecnologia e pur essendo piuttosto scettico, anche dopo aver letto le testimonianze di altri pazienti, nonostante neanche i medici da cui ero in cura ne sapessero niente, decisi di provarla. Devo dire che sulla mia persona gli effetti furono molto positivi, sia dal punto di vista dei sintomi relativamente alla stabilità, sia dal punto di vista della capacità deambulatoria. So che la mia malattia richiede di essere seguita nel tempo, ma mi sento di poter consigliare questo trattamento.
Attualmente già dopo il primo ciclo di trattamento, mi si è aperto un mondo, più solare e più allegro in funzione della possibilità di essere autosufficienti, e ciò mi fa sorridere, considerando che ero ad un passo dal dover utilizzare la sedia a rotelle.
M.A., 7 anni
Sono la mamma di un bambino di sette anni con un quadro di tetraparesi spastica distonica. Abbiamo conosciuto l'Istituto Rinaldi Fontani grazie al passaparola di una nostra amica. La prima volta che siamo venuti mio figlio M. aveva pochi mesi e da subito abbiamo capito che questo tipo di terapia avrebbe potuto aiutarlo. Durante la prima visita, lo abbiamo disteso sul lettino ed ha cominciato a urlare come un'aquila per il terrore che ha sempre avuto del vuoto. La Dott.ssa F. ha effettuato il trattamento con la tecnologia REAC e M. come venisse "resettato" ha smesso di urlare, è rimasto immobile per qualche secondo mentre la terapia faceva il suo "percorso", quindi ha ricominciato il suo pianto. Noi genitori siamo rimasti senza parole... Il successivo elettroencefalogramma di M. ha rivelato una significativa riorganizzazione del tracciato e i "picchi isterici" erano diminuiti. Negli anni abbiamo continuato a fare i protocolli terapeutici con tecnologia REAC. Ogni volta M. è subito meno spastico e notiamo progressi dal punto di vista logopedico (il secondo giorno di terapia nel secondo anno M. ha cominciato a dire PAPA'!!!!). Con le terapie riabilitative abbiamo visto formarsi bene i piedi e distendersi le dita (che prima erano arcuate), ed M. ha cominciato ad usare di più la mano destra prima spesso "dimenticata". Con la mano sinistra adesso ha cominciato a ruotare bene il polso e quindi ad essere autosufficiente anche nel bere. GRAZIE a tutti voi dell'istituto per quello che avete fatto per noi in tutti questi anni.